Minori

1. RESIDENZIALI

COMUNITÀ EDUCATIVA

Struttura di accoglienza, pubblica o privata, con finalità educative e sociali assicurate in forma continuativa attraverso personale qualificato. Può svolgere anche funzioni di pronto intervento o essere destinata esclusivamente a tipologie omogenee di utenza (es. Comunità educativa di pronto intervento, mamma – bambino, ecc).

Riferimenti normativi

  • D.G.R. n. 20762/2005 Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori
  • D.G.R. n. 20943/2005 Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone disabili
  • Circolare regionale n. 18 del 14/06/2007 Indirizzi regionali in materia di formazione/aggiornamento degli operatori socio-educativi ai fini dell’accreditamento delle strutture sociali per minori e disabili
 

 COMUNITÀ FAMILIARE

Struttura di accoglienza, con finalità educative e sociali, realizzata senza fini di lucro da una famiglia presso la propria abitazione. Può svolgere anche funzioni di pronto intervento o essere destinata esclusivamente a tipologie omogenee di utenza (es. Comunità familiare di pronto intervento, mamma – bambino, ecc). Riferimenti normativi:

  • D.G.R. n. 20762/2005 Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori
  • D.G.R. n. 20943/2005 Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone disabili
  • Circolare regionale n. 18 del 14/06/2007 Indirizzi regionali in materia di formazione/aggiornamento degli operatori socio-educativi ai fini dell’accreditamento delle strutture sociali per minori e disabili

 ALLOGGI PER L’AUTONOMIA

Abitazioni destinate a giovani che hanno compiuto la maggiore età, anche in prosieguo amministrativo, per i quali e` necessario un supporto per il raggiungimento dell’autonomia. Riferimenti normativi:

  • D.G.R. n. 20762/2005 Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori
  • D.G.R. n. 20943/2005 Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone disabili
  • Circolare regionale n. 18 del 14/06/2007 Indirizzi regionali in materia di formazione/aggiornamento degli operatori socio-educativi ai fini dell’accreditamento delle strutture sociali per minori e disabili

2. PRIMA INFANZIA

NIDO D’INFANZIA

Servizio di tipo diurno, pubblico o privato, di capacità ricettiva da11 amassimo 60 bambine/i dai tre mesi ai tre anni, con finalità educative e sociali assicurato in forma continuativa attraverso personale qualificato, presso strutture, anche aziendali (Nido Aziendale). Collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei minori, nel rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa. Svolge anche servizio di mensa e riposo. Riferimenti normativi:

  • D.G.R. n. 20588/2005 Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia
  • D.G.R. n. 20943/2005 Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone disabili
  • Circolare regionale n. 35 del 24/05/2005 Primi indirizzi in materia di autorizzazione, accreditamento e contratto in ambito socio-assistenziale
  • Circolare regionale n. 45 del 18/10/2005 Attuazione della D.G.R. n. 20588/2005
  • Circolare regionale n. 18 del 14/06/2007 Indirizzi regionali in materia di formazione/aggiornamento degli operatori socio-educativi ai fini dell’accreditamento delle strutture sociali per minori e disabili


 MICRO NIDO

Servizio di tipo diurno, pubblico o privato, oltre che promosso e gestito da associazioni di famiglie, di capacità ricettiva massima di 10 bambine/i dai tre mesi ai tre anni, con finalità educative e sociali assicurato in forma continuativa attraverso personale qualificato, presso strutture, anche aziendali (Micro nido Aziendale). Collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei minori, nel rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa. Svolge anche servizio di mensa e riposo. Riferimenti normativi:


CENTRI PRIMA INFANZIA

Strutture similari all’Asilo Nido che offrono un servizio temporaneo di assistenza educativa e di socializzazione, accogliendo, in maniera non continuativa, bambine/i e da zero a tre anni in numero non superiore a 30 eventualmente con la presenza di genitori e/o adulti di riferimento, e per un massimo di quattro ore consecutive. Non possono fornire servizio di somministrazione dei pasti. Riferimenti normativi:

  • D.G.R. n. 20588/2005 Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia
  • D.G.R. n. 20943/2005 Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone disabili
  • Circolare regionale n. 35 del 24/05/2005 Primi indirizzi in materia di autorizzazione, accreditamento e contratto in ambito socio-assistenziale
  • Circolare regionale n. 45 del 18/10/2005 Attuazione della D.G.R. n. 20588/2005
  • Circolare regionale n. 18 del 14/06/2007 Indirizzi regionali in materia di formazione/aggiornamento degli operatori socio-educativi ai fini dell’accreditamento delle strutture sociali per minori e disabili


NIDO FAMIGLIA

Nido domiciliare, con finalità educative e sociali per un massimo di 5 bambine/i da zero ai tre anni, svolto senza fini di lucro, promosso da famiglie utenti associate / associazioni familiari, scegliendo il modello educativo e gestionale ritenuto più idoneo nel rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa. Riferimenti normativi:

  • D.G.R. n. 20588/2005 Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia
  • D.G.R. n. 20943/2005 Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone disabili
  • Circolare regionale n. 35 del 24/05/2005 Primi indirizzi in materia di autorizzazione, accreditamento e contratto in ambito socio-assistenziale
  • Circolare regionale n. 45 del 18/10/2005 Attuazione della D.G.R. n. 20588/2005
  • Circolare regionale n. 18 del 14/06/2007 Indirizzi regionali in materia di formazione/aggiornamento degli operatori socio-educativi ai fini dell’accreditamento delle strutture sociali per minori e disabili
 

3. DIURNO

CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

Il centro di aggregazione è un’unità di offerta per la generalità dei giovani. Esso ha lo scopo di offrire un’ampia gamma di opportunità di impegno e di utilizzo del tempo libero, la possibilità di usufruire di iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti allo scopo di favorire un corretto sviluppo psico-fisico e di attuare un intervento di prevenzione nei confronti della devianza giovanile. Riferimenti normativi:



CENTRO RICREATIVO DIURNO (CRD)

Il Centro ricreativo diurno (CRD) per minori è una Unità d’Offerta sociale, pubblica o privata anche realizzata presso luoghi di lavoro che, attraverso una puntuale progettazione svolge, nell’ambito delle funzioni educative rivolte ai minori, attività ricreative, di tempo libero e di socializzazione per minori che nel periodo di chiusura delle attività scolastiche permangono nel proprio luogo di residenza. Riferimenti normativi:

  • D.G.R. n. 11496/2010 Definizione dei requisiti minimi di esercizio dell’unità di offerta sociale “Centro Ricreativo Diurno per Minori”
Data ultima modifica: 09-04-2019

Punto di Ascolto

Il Punto di Ascolto si propone di agevolare la comunicazione e la relazione attraverso l’ascolto dei disagi personali.  

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